Facendo un giretto dalle parti di Recco, sono andata alla ricerca della "vera" o quanto meno "più vera possibile" focaccia col formaggio di Recco. Documentandomi un po' sono arrivata a sostituire nella mia ricetta originale l'acqua col vino bianco secco che da un gustino un po' più particolare all'impasto. Inoltre la ricetta originale prevede l'utilizzo come formaggio della "preciseua" (da presù, caglio in genovese), chiamata anche quagliata o cagliata ligure, una formaggella cremosissima un po' acidula. Tale formaggio è però difficilmente reperibile e lo si può acquistare solo nella zona di Recco e dintorni.
Ingredienti:
- 300 g di farina manitoba
- 500 g di crescenza
- 1 cucchiaio di olio e.v.o. (io ne ho messi 2)
- un pizzico di sale
- 150 ml circa di vino bianco secco (se volete metà vino e metà acqua)
Impastare farina, olio, vino e sale finchè non si ottiene una palla morbida e lucida. Lasciarla riposare per 2 ore minimo (un altro trucco è quella di farla riposare il più possibile) a temperatura ambiente. Stenderla sottilissima , iniziando col matterello e proseguendo facendola cadere da pugni delle mani e lanciandola in aria, se ne siete in grado. Mettere la prima sfoglia su una teglia (andrebbe di rame) unta d'olio, porre sopra la crescenza a tocchi, disposti in modo regolare e poi di nuovo un altro strato di sfoglia. Sigillate bene i bordi, pizzicate la superficie per formare i "camini" che impediranno alla focaccia di gonfiarsi. Irrorare con olio e.v.o. ed aggiungere un po' di sale. La cottura è relativa al forno e alla temperatura. Di solito è pronta quando il formaggio si è ben fuso e lei risulta dorata ( 10 minuti a 250°).
1 commento:
ricetta inserita, grazie mille.
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