Sabato mattina, sveglia alle 6. Debbo dire che è stato un po' scioccante, ma l'idea di andare a Nervi mi è stata di consolazione. Nervi: Liguria, Genova, località marittima legata alla mia infanzia.E' stata già una grande cosa per me staccare dall'ambiente cittadino, sempre pieno di inquinamento, di smog e di nebbia. Per non parlare del fatto che d'estate non c'è mai nessuno in questa mia città di nome Alessandria, la quale, come si sarà intuito, non amo particolarmente. Capirete quindi, come sia importante staccare da casa anche solo per due giorni ed anche solo per riassaporare quell'inconfondibile odore di salsedine che, essendo l'unica cosa che ricordo di quando ero piccola, riesce a riportarmi ogni volta indietro nel tempo. Arrivati finalmente a Nervi, constato (più che altro i miei, che ricordano sicuramente meglio di me!) che tutto è rimasto uguale: uguale il profumo del mare e lo stesso mare; uguali gli alberi, le case, gli scogli, i sassolini e i cocci di bottiglie levigati dalle onde; uguali persino le persone, che sembrano aver fatto "un patto col diavolo" talmente sono rimaste le stesse senza essere invecchiate. Insomma, tutto così familiare, da riportarmi alla memoria alcuni istanti vissuti lì.
Per quanto riguarda il cibo direi che non ci siamo sbilanciati più di tanto... o meglio, abbiamo optato sempre per specialità tipiche liguri, naturalmente, come focaccia salata, focaccia di Recco, trofie al pesto ed altro.
Dopo questi due intensi giorni, ritorno a casa. Mi addormento in macchina con le luci sul mare e mi risveglio con i lampioni della città vuota e triste. Mi consolo ripensando, però, ai bei momenti passati a rivivere in parte la mia infanzia a Nervi.
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